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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

#5 Vorrei - Marta sui Tubi (2013)

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Scopro ora, proprio mentre cerco il testo su Google per averlo sotto mano, che questa canzone è stata presentata al Festival di Sanremo 2013. E lo scopro il giorno dopo che l'edizione del Festival 2014 è finita. Adoro le coincidenze, sono a volte così bizzarre. Oggi mi dedico ai Marta sui Tubi, perché stamattina sono uscita a camminare con l'iPod e mi andava di ascoltarli. C'era un bellissimo sole e persino qualche viola lungo il fosso che costeggia il parco, che in febbraio fa comunque strano. Ma mi ha messo allegria. Sarà che la settimana prossima è il mio compleanno e l'idea che ci sia una finta primavera mi piace, nei miei ricordi ho sempre spento le candeline con la nebbia. Ma cosa succede se ascolti "Vorrei" mentre vaghi per il parco? Che sei talmente assorbito dalle parole da doverla rimandare dall'inizio almeno una decina di volte, senza accorgerti che ti stai riempiendo le scarpe di fango perché ieri ha piovuto. E se ce l'hai nelle orecchie

#4 High and Dry - Radiohead (1995)

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"Ma chi sono questi?" "I Radiohead." High and Dry me la ricordo così, come se fosse ieri. Era il millenovecentonovanta e qualcosa e il sabato pomeriggio andavo a sentire i ragazzi del mio liceo che suonavano, una volta ogni tanto, sulla piazzetta di fronte alla stazione degli autobus. Un pomeriggio, dopo aver sentito la solita band fare le solite cover, mi sono fermata assieme a qualche amica ad ascoltare chi suonava dopo, erano bravi. E soprattutto suonavano qualcosa di diverso, visto che non conoscevo quasi nessuna delle canzoni. A dire il vero solo una, High and Dry dei Radiohead, con cui ho potuto finalmente far felice la mia amica che, ad ogni attacco, ripeteva "Ma chi sono questi?" Sono particolarmente affezionata a questa canzone, perché mi ricorda il liceo e perché mi piacciono i brani con le chitarre acustiche. E forse perché è la canzone meno da Radiohead dei Radiohead. Ha un giro di chitarra talmente semplice da essere quasi spiazzante, la

#3 Time is Running Out - Muse (2003)

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I Muse sono nella mia lista, proprio con questa canzone, ma non al terzo posto (e ci tengo a ricordare che i brani li sto mettendo senza un ordine particolare, solo in base a come mi sono venuti in mente). Li ho scelti però per un motivo: martedì uscirà un mio articolo su un sito di quelli che, per noi d igital addicted , contano. Sono a metà tra l'emozionato e il terrorizzato, come è giusto che sia per ogni cosa (bella) nuova. È un po' come quando hai appena fatto un esame scritto importante all'Università: nonostante tu sappia di averci messo il massimo, ti vengono mille dubbi su quello che hai scritto mentre la sera torni a casa, stremato, su di un treno freddo, ad un'ora improponibile, fuori piove e implori mentalmente te stesso di non addormentarti e mancare la fermata. A me è successo almeno una volta, e quella volta era per l'esame di chimica al primo anno di biologia molecolare, quando ancora mi sembrava una buona idea provare a fare il medico. O la biol

#2 Cemetry Gates - The Smiths (1986)

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Cemetry Gates l'ho scoperta pochi anni fa grazie a Leo, un amico vegetariano superfan degli Smiths (e non poteva essere altrimenti, Meat is Murder docet) che assomiglia a Morrisey, ma con la camicia di jeans. Trovo curioso che mi sia venuto in mente di inserirla in lista proprio dopo De Andrè, e altrettanto curioso che io abbia deciso di impararla. Questa canzone è piena di assonanze e consonanze in perfetto stile English poetry , che rendono ad un italiano la pronuncia (e l'imitazione dell'accento!) estremamente difficile. Ma è proprio per questo che mi piace. Mi piace perché ci sono Keats, Yeats e Wilde, che mi ricordano quando facevo il liceo e arrivava settembre, e aspettavo impaziente che la libreria chiamasse per andare a prendere i libri di letteratura inglese, che ovviamente avevo già sfogliato e letto prima del primo giorno di scuola. Mi piace perché Morrisey gioca con il titolo ( cemetry è un voluto misspelling di cemetery per far tornare i conti con le batt